IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE
Il filo conduttore da seguire per l’edizione del Premio COMEL 2014, è il concetto di “mutazione”. Metamorfosi ed evoluzione, transito e divenire, attraverso cui l’alluminio dell’opera d’arte subisce una trasformazione densa di significati simbolici.
L’artista è libero di esprimersi e creare l’opera utilizzando la capacità metamorfica dell’alluminio.
La materia si presta all’azione dell’artista che imprime un modellamento sempre diverso e libero, riplasmando il medium fino, talvolta, a renderlo irriconoscibile e offrendo un’inattesa occupazione dello spazio e della forma assunta.
La trasformazione è rivoluzione, liberazione della materia, iniziata in primis dall’idea dell’artista che forgia l’alluminio, e prestandosi come nuovo mezzo ancora in grado di mutare significativamente sotto lo sguardo dello spettatore.
GIORGIO AGNISOLA
Critico d’arte e saggista
Presidente di Giuria
Ha operato a lungo come consulente d’arte moderna e contemporanea nell’ambito degli accordi internazionali per gli scambi culturali. Dal 1 983 è chiamato in missioni ufficiali dai Paesi francofoni d’Europa per studi e ricerche sull’arte presente. Si occupa di rapporti tra letteratura, arte e psicologia. Collabora alle pagine culturali del quotidiano ‘Avvenire’. E membro sociétaire della Associazione Internazionale Critici d’Arte e fa parte della Société Internationale di Psychopathologie de l’expression. Ha promosso mostre di rilievo internazionale ed è consulente della Cei per l’arte sacra contemporanea. Insegna Arte sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, presso cui è condirettore della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. Ha scritto molti libri e ha ottenuto due riconoscimenti internazionali: Chevalier de l’Ordre de Leopold II in Belgio e Officier de l’Ordre de Mérite in Lussemburgo.
MARCELLO CARLINO
ricercatore di Storia della critica letteraria
Ricercatore di Storia della Critica letteraria presso la ‘Sapienza’ di Roma, esperto di letteratura del ‘900, ha studiato soprattutto lo sperimentalismo e le avanguardie. Ha pubblicato, fra gli altri, i volumi: Alberto Savinio. La scrittura in stato di assedio (1979) e Landolfi e il fantastico (1998). Ha collaborato al ripensamento della teoria dell’allegoria; ha analizzato anche, nelle sue implicazioni teoriche, il rapporto tra letteratura e arti visive (così nei suoi libri: Una penna per il pennello. Giorgio De Chirico scrittore, 1989; Deposizioni. Su oggetti di spazio e di tempo tra pittura e poesia, 2001 e Scritture in vista, 2005). Nell’ultimo quinquennio ha pubblicato molti volumi e saggi. Tra gli altri si segnalano: Dodici osservati speciali, 2008; Racconto di parte della letteratura italiana del Novecento, 2010; Poetica, 2011 ; Gli scrittori italiani e la pittura, 2011.
AGNÈS MARTIN
Direttrice e fondatrice Saint Stephen’s School
Agnès Martin è direttrice e fondatrice della Saint Stephen’s School. La missione della Saint Stephen’s Cultural Foundation è quella di organizzare eventi al fine di creare un centro, fulcro di eventi culturali per la comunità della scuola e per la comunità di Roma in generale. Fondata a Roma nei primi anni Sessanta, la Saint Stephen’s School ha sempre favorito i talenti culturali e artistici del corpo studentesco. La percentuale straordinariamente elevata di attori, registi, danzatori fotografi, musicisti, scrittori e artisti tra il loro corpo alunni lo conferma.
AUGUSTO PIERONI
docente di Storia e Critica della Fotografia
Storico e critico d’arte contemporanea, specializzato nelle arti fotografiche. E docente di Storia e Critica della Fotografia, Università della Tuscia (VT), ‘Università Sapienza’ di Roma. Insegna Visual Arts presso la ‘Scuola Romana di Fotografia’ e Analisi critica e Costruzione del Portfolio presso ‘Officine Fotografiche’, Roma. Conduce masterclass e workshop presso scuole professionali e associazioni fotografiche in tutta Italia. Saggista e conferenziere, ha condotto dialoghi pubblici con autori come Letizia Battaglia o Piergiorgio Bronzi, Gianni Berengo-Gardin o Sandro Becchetti.
Lettore di portfolio e giurato di premi e concorsi professionali, è autore di libri e numerosi saggi di argomento fotografico, artistico e culturale. Come curatore, ha all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Ha scritto per molte testate in Italia e all’estero, come critico e giornalista.
MARIA GABRIELLA MAZZOLA
Manager del settore alluminio
Alla guida della Società CO.ME.L. con i fratelli Adriano e Luisa, affianca la preparazione tecnico-aziendale a doti di organizzazione e coordinamento, apportando all’azienda nuove linee guida come l’attenzione alla comunicazione, all’innovazione e al marketing. Sostiene da sempre, personalmente e con l’azienda, attività in favore del territorio: mostre d’arte, pubblicazioni, rassegne arti visive, festival di cortometraggi e protezione animali. Nel dicembre del 2012 Maria Gabriella riceve dalla “Associazione Culturale Nuova Immagine Latina” un riconoscimento per meriti imprenditoriali.
VERBALE DELLA GIURIA
PREMIO COMEL VANNA MIGLIORIN 2014
Il giorno 23 marzo 2014, presso lo spazio Comel di Latina, si è riunita la commissione giudicatrice della terza edizione del premio Comel-Vanna Migliorin. Sono presenti, Marcello Carlino, Maria Gabriella Mazzola, Augusto Pieroni, Giorgio Agnisola. Quest’ultimo presiede. È assente Agnés Martin, che però ha fatto pervenire le sue segnalazioni.
I giurati compiono singolarmente una prima ricognizione delle opere finaliste, esprimendo tre preferenze. Si passa ad un confronto delle segnalazioni espresse da ciascun giurato, tenuto conto altresì delle indicazioni di Agnés Martin, pervenendo ad una rosa di opere, su cui concentrare l’attenzione in vista della designazione del vincitore. Esse sono dei seguenti artisti: Marcella Belletti, Giuseppina Bonsangue, Gianluca Caputi, Pino Deodato, Irina Novarese. Dopo una serena discussione, in cui ciascun giurato ha motivato le sue scelte, tenendo conto anche del regolamento del concorso, si perviene alla seguente decisione:
Il Premio COMEL Arte Contemporanea Vanna Migliorin 2014, terza edizione, è attribuito all’opera “Colui che vede lontano” di Pino Deodato, con la seguente motivazione:
“Caratterizzata da una tecnica sapiente, che lavora con grande efficacia l’alluminio e ne sfrutta le possibilità di applicazione espressiva al piccolo formato, “Colui che vede lontano” è contraddistinta da una acuta ironia, che tempera e rende dicibile l’energia visionaria contenuta nell’opera. In sintonia con la tradizione dell’avanguardia surrealista, il desiderio di vedere e insieme di ascoltare, mobilitando un concorso pieno dei sensi, sospinge il personaggio rappresentato, e con lui lo spettatore che interpreta, verso un orizzonte altro, oltre la soglia, una soglia comunque resistente e refrattaria, sul cui piano la vita può essere pensata come mutata, disposta ad un nuovo percorso.”
La giuria inoltre decide di segnalare due opere che meritano la più sincera attenzione:
Precisamente:
“Trama 13” di Marcella Belletti e “How to lie With Maps # 1” di Irina Novarese con la seguente motivazione:
“Le opere di Belletti e Novarese si impostano entrambe sulla dimensione e sul valore dell’intreccio. “Trama 13” fila con leggerezza e soavità l’alluminio, equilibrandone la volatilità raffinata con il peso materico di nappe di creta, e sa tesserlo in un testo che appare denso testimone di memorie: la citazione della tenda, così, vale quasi da racconto e da richiamo, da sipario che potenzialmente si apre sulla casa dell’essere. “How to lie with maps” adopera l’alluminio in modi particolarissimi e lo rende segno di un viaggio diramato e mobile, lineare e tortile, esatto e molteplice, espanso e reticolare, cangiante e infinito, nel quale si proietta il senso di un’esperienza che non smette, di una ricerca che ha il profilo di un labirinto e che pure contiene e dichiara una sfida al labirinto.”
Pino Deodato si è guadagnato anche il Premio del Pubblico.
In effetti, fin dall’inizio “l’omino sospeso attraverso lo stesso ‘binocolo’ attaccato alla parete da cui scruta e ascolta un mondo al di là” ha calamitato l’attenzione e la curiosità di tutti i visitatori della mostra.
La giuria infine, esprimendo la propria soddisfazione per il buon risultato del concorso e per la qualità delle opere partecipanti, formula i più sinceri voti augurali per il futuro del premio.
Latina, 23 di Marzo 2014
Spazio Allestito
Inaugurazione, 15 marzo 2014 – con la partecipazione straordinaria della soprano Laura di Marzo e dell’arpista Veronica Febbi.
Premiazione Premio della Giuria e del Pubblico, 13 aprile 2014