“Artista può essere solo chi ha una sua religione, una intuizione originale dell’infinito”
Friedrich Schlegel
da Frammenti critici e scritti di estetica (1797)
L’alluminio è l’unico metallo che può essere riciclato al 100% senza perdere le proprietà tecniche che lo caratterizzano come conduttività, malleabilità e lucentezza. Tale processo può essere ripetuto infinite volte senza che perda nessuna delle sue peculiarità; ogni volta pronto per affrontare nuovi cicli, per dare vita a nuovi prodotti.
Il tema del Premio COMEL 2022, Infinito alluminio, sottolinea proprio tale caratteristica: la possibilità di questo materiale di vivere infinite vite pur rimanendo sempre uguale a sé stesso; di cambiare forma e utilizzo senza mutare mai la propria composizione; di prescindere il tempo e rinascere all’infinito, iniziando sempre nuovi percorsi, cogliendo nuove opportunità.
In questa IX edizione si chiede agli artisti di realizzare opere che richiamino dunque il concetto di infinito, di nuovi inizi e rinascita. Le opere idonee a partecipare saranno esclusivamente quelle in cui l’alluminio, anche se affiancato da altri materiali, sia visibilmente il materiale predominante.
Critico d’arte e scrittore, docente
Presidente di Giuria
Giorgio Agnisola ha operato a lungo come consulente d’Arte Moderna e Contemporanea nell’ambito degli accordi internazionali per gli scambi culturali. Dal 1983 viene chiamato in missioni ufficiali dai Paesi francofoni d’Europa per studi e ricerche sull’arte contemporanea. Si occupa altresì del rapporto tra Letteratura, Arte e Psicologia. Collabora, dal 1990, alle pagine culturali del quotidiano “Avvenire” e, in particolare, alla pagina ‘Arte’. È membro sociétaire dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte. Fa parte della Société Internationale di Psychopathologie de l’expression. Ha promosso mostre di rilievo internazionale, come “Il simbolismo in Belgio” (1985), presso il Palazzo Reale di Caserta, in collaborazione con il Governo Belga; “Italia-Lussemburgo, Confrontations” (2002), in collaborazione con l’Ambasciata del Lussemburgo in Italia; “Alberto Magnelli, opere 1915-1970”, Pinacoteca Civica di Gaeta. È consulente della Cei per l’Arte Sacra Contemporanea. Insegna Arte Sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, presso cui è condirettore della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. Ha scritto molti libri e, come curatore, ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. In qualità di critico e giornalista, ha scritto come corrispondente italiano per riviste internazionali di fotografia e arte, come “Aperture” (New York), “HotShoe” (Londra), “Eyemazing” (Amsterdam), “Muse” (Milano), “Around Photography” (Bologna), “FotoCult” (Roma). Ha ottenuto due riconoscimenti internazionali per la sua attività di critico d’arte: Chevalier de l’Ordre de Leopold II in Belgio e Officier de l’Ordre de Mérite in Lussemburgo. Bruno di Marcello ha dedicato un libro alla sua attività, intitolato Giorgio Agnisola, dell’arte della critica, (2000).
CLAUDIA PALMA
Direttrice dell’Archivio bioiconografico della GNAM
Direttrice dell’Archivio bioiconografico e dei Fondi storici della Galleria nazionale d’arte moderna dal 2000, dove cura le pratiche relative alle donazioni, ai legati testamentari e ai comodati degli Archivi che giungono in Galleria. È stata commissario interno della Galleria di numerose mostre e ha partecipato in qualità di relatrice a numerosi convegni sugli Archivi, sugli Archivi fotografici, sugli Archivi della Moda e sul Diritto d’autore pubblicando articoli in merito. Ha curato l’allestimento della mostra fotografica didattica dedicata ad Irene Brin presso l’Accademia costume e moda di Roma e della sua casa museo a Sasso di Bordighera, nonché l’organizzazione di due edizioni del Premio “Arte in giardino” lì tenutosi e la pubblicazione del libro inedito della stessa Brin “L’Italia esplode”. Fa parte del consiglio direttivo dell’associazione AITART (associazione italiana di archivi d’artisti) per la quale è responsabile per la Galleria nazionale d’arte moderna dell’edizione romana del Corso per curatori di archivi d’artista.
MARILENA VITA
Critico d’arte, curatore, regista, saggista, artista
Già docente a/c di Storia dell’Arte Contemporanea presso la Facoltà di Architettura e la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere all’Università di Catania, con particolare attenzione alla Storia della Fotografia, alla Performance e alla Video Art. Docente ai Master: “Il progetto di riciclo: architettura, arti visive, design”, e “Integrazione dell’Architettura nel paesaggio”, presso l’Università di Catania SDS Architettura, Siracusa. Segretario generale di Nuova AICA Italia. Collabora presso Fynpaper, rivista internazionale socioculturale con sede a Milano. Ha scritto e pubblicato libri e saggi sull’Arte Contemporanea. Nel 2019 ha curato un evento internazionale su Joseph Beuys a Palazzo Vermexio, e all’Urban Center di Siracusa. Ha esposto la sua arte in mostre personali presso Musei e gallerie d’arte di tutto il mondo: New York, Berlino, Parigi, Praga, Città del Capo, per citarne alcune. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Lavora tra Siracusa, Milano e Amsterdam.
MICHELANGELO GIOVINALE
Docente di storia dell’arte, curatore freelance, critico d’arte
Scenografo di formazione, orienta il suo interesse allo studio delle arti visive e dei linguaggi contemporanei. Avvia collaborazioni con enti pubblici e privati per la gestione e l’organizzazione di modelli culturali. È visiting professor presso l’Università degli Studi di Salerno (2010) sul tema Urbano creativo. All’Università degli Studi di Siena (2011) è intervenuto sul tema Scenografia dell’urbano, conversazione effimera sulla forma. Avvia (2017) l’ampio progetto per la rigenerazione di Palazzo delle Arti. Dove cura (2018) il primo nucleo di opere d’arte per la Collezione permanente. Firma il progetto per la realizzazione del primo Archivio digitale contemporaneo dell’arte in Campania. Cura l’attività espositiva e di programmazione di gallerie pubbliche e private. Dirige per la Gutenberg Edizioni la collana Mosaico, una raccolta di quaderni d’arte dedicati ad artisti contemporanei operanti nel sud Italia. È dal 2022 il direttore editoriale di Mosaicomonografie.
MARIA GABRIELLA MAZZOLA
Manager del settore alluminio
Alla guida della Società CO.ME.L. con il fratello Adriano e la sorella Luisa, affianca la preparazione tecnico-aziendale a doti di organizzazione e coordinamento, apportando all’azienda nuove linee guida come l’attenzione alla comunicazione, all’innovazione e al marketing. Sostiene da sempre, personalmente e con l’azienda, attività in favore del territorio: mostre d’arte, pubblicazioni, rassegne arti visive, festival di cortometraggi e protezione animali. Nel dicembre del 2012 Maria Gabriella riceve, dalla “Associazione Culturale Nuova Immagine Latina”, un riconoscimento per meriti imprenditoriali. È presidente della “Associazione Culturale VANNA MIGLIORIN” che promuove e diffonde presso il pubblico opere intellettuali ed artistiche contemporanee, in ogni loro forma ed espressione. Tra le varie attività dell’associazione la promozione del Premio COMEL e l’organizzazione di rassegne monografiche dedicate ad artisti di rilievo internazionale.
VERBALE DELLA GIURIA
PREMIO COMEL VANNA MIGLIORIN 2022
Il giorno 19 Novembre, alle ore 11, presso lo Spazio Comel di Latina, in via Neghelli, si è riunita la commissione giudicatrice della nona edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin. Sono presenti Michelangelo Giovinale, Gabriella Mazzola, Claudia Palma, Marilena Vita, membri, Giorgio Agnisola, presidente. Dopo i saluti e i ringraziamenti della sig.ra Mazzola, a nome dell’azienda Comel, promotrice del premio, e dopo aver richiamato i termini del bando di concorso, si prendono in esame le opere dei tredici finalisti esposte nello Spazio. Si procede con una prima e personale selezione di cinque opere, cui fanno seguito un confronto sulle scelte effettuate e uno scambio di vedute.
La giuria, dopo ampia e serena discussione, decide di assegnare il Premio COMEL 2022 all’opera “Betulle“, di Chiara A.Colombo con la seguente motivazione:
“Con un segno intenso e visionario, l’opera Betulle di Chiara A. Colombo evoca, grazie anche ai sorprendenti effetti tonali della superficie del metallo inciso con finezza pittorica ed espressiva, un misterioso paesaggio invernale in cui paiono rappresentarsi in un vivo contrappunto psicologico ed emozionale la bellezza e il fascino della natura e il dramma e il dolore della guerra.”
Infine, dopo un successivo riscontro delle preferenze, compiuto dopo una rilettura collegiale dei lavori, unanimemente si giunge alla decisione di assegnare due menzioni speciali alle opere:
“La buonora delle cose” di Taras Halaburda, con la seguente motivazione:
“Nell’opera La buonora delle cose di Taras Halaburda la cura come rituale del sollievo fisico acquista nella ordinata e suggestiva esibizione di quattro blister di alluminio un che di sacrale, insieme misterioso ed inquietante.”
Verso l’infinito e oltre di Sonia Scaccabarozzi, con la seguente motivazione:
“Nel suo essenziale spartito visivo l’opera Verso l’infinito e oltre, di Sonia Scaccabarozzi , evoca, al di là di ogni riferimento naturalistico, un intimistico senso di spinta verso l’alto, verso l’oltre: un sogno di libere e felici migrazioni nel profondo della vita.”
Il riconoscimento del Pubblico va a Claudio Marinone per l’opera “Nasce una Musa”.
“Nell’opera Nasce una Musa di Claudio Marinone il profilo ispirato di un volto femminile viene interpretato, con una fine ed esperta lavorazione del metallo, con un fresco e sentimentale riflesso psicologico in cui la forma sembra accompagnare poeticamente l’espressione.”
La giuria infine, esprimendo il proprio compiacimento per la buona riuscita del premio, formula agli organizzatori i più vivi sentimenti augurali.
Letto e sottoscritto, Latina, il 19 Novembre 2022
Spazio Allestito
Inaugurazione Premio COMEL 2022
Cerimonia di Premiazione