Yinon Avior
Tel Aviv, ISTRAELE
www.yinonavior.com
www.yinonavior.com
Yinon Avior
Tel Aviv, ISTRAELE
www.yinonavior.com
www.yinonavior.com
CENNI BIOGRAFICI
È nato a Tel Aviv, nel 1991. Vive e lavora tra Copenaghen e Tel Aviv. Dopo essersi laureato presso la Thelma Yellin School of Arts di Tel Aviv, ha continuato gli studi presso la Kunstakademie di Dusseldorf sotto il tutoraggio del prof. Marcel Odenbach e successivamente presso la Hamidrasha Faculty of Arts in Israele. Dal 2015 Avior ha esposto in quattro mostre personali internazionali, tra cui al KK Museum a Frøstrup, Danimarca. Tra le mostre collettive, da sottolineare quelle presso il CICA Museum, Gimpo, Corea del Sud (2018), NCCA Museum, Mosca, Russia (2017), Kunsthal Charlottenborg, Copenaghen, Danimarca (2016) e il Museo israeliano d’arte di Gerusalemme, Israele (2013).
OPERA IN CONCORSO
TRAMP STAMPS (series), 2015
SCULTURA – Materiali vari su lastra di alluminio
cm 25 x 30 x 0,5 ognuno
A tratteggiare il lavoro di Yinon Avior, come avviene in molti giovani della sua età (l’artista ha soli ventisette anni), è il dato della sperimentazione che lo porta a servirsi di più media. Pittura, installazioni, video e fotografia sono nella sua esperienza i più ricorrenti unitamente alla scultura, categoria nella quale egli inscrive la serie Tramp Stamps del 2015, presentata per l’occasione di questo concorso. Si tratta di cinque lastre di alluminio rivestite di adesivi in vinile le cui forme si ispirano a immagini di tatuaggi riservati solitamente al fondoschiena.
Disegni in tal senso lineari e a sviluppo orizzontale che associano motivi di ispirazione tribale o orientale. Un prelievo che sembra pertanto darsi quasi come pretesto per il processo successivo nel quale l’artista interviene sulle lastre, sottoposte a passaggi di acidificazione che ne determinano il colore e la grana. Insomma, Avior lavora quasi come un incisore, pur nell’evidente distanza da tale pratica. Di questa accoglie però il confronto con la materia, l’idea di uno scavo minimo tra gli opposti di luce-ombra che è una costante di molti suoi lavori. Forse per questo le definisce sculture.
Ada Patrizia Fiorillo
RICONOSCIMENTI
FINALISTA PREMIO COMEL 2018